cultura

A Live on the road la richiesta del soprintendente
1 minuto e 21 secondi di lettura
Pochi e di fascia di reddito alta: il rapporto di Federcultura ha appena confermato che la cultura, in Italia, è questione elitaria. I prezzi lo confermano: per una serata a teatro si arriva a 95 euro nei posti e giorni migliori, fino a 41. 16 per gli studenti.

“Servirebbe un piano Marshall per la cultura a livello nazionale – esorta il soprintendente del Carlo Felice di Genova, Maurizio Roi – perché bisogna renderla più accessibile, soprattutto ai giovani. Noi ci proviamo con Notre Dame de Paris ma anche con il Rigoletto, ad esempio con la prova generale aperta alle scuole il 22 dicembre alle 20.30 a 12 euro”. I giovani sotto i 26 anni pagano comunque da 30 a 25 euro e c’è un prezzo speciale a 16 euro per alcune rappresentazioni.

“Molti non vanno a teatro anche per un blocco mentale – continua Roi – Scusate: al cinema ci andate anche se non conoscete il film, ma perché allora non provare l’opera, per scoprirla, anche se non si conosce?”. Altro esempio di politica dei prezzi bassi, Notre dame de Paris della compagnia Kazakistan dell’Astana Opera, il 23 e 24 novembre. “Un regalo alla città – spiega Giuseppe Acquaviva, direttore artistico – perché è fuori dal cartellone. Ci sarà occasione di vederlo con prezzi da 30 a 10 euro. Un balletto importante con abiti di Yves Saint Lorent”.

E poi, ad esempio al Carlo Felice, ci sono gli abbonamenti: da circa 600 euro fino a 260 per 7 opere e due balletti, che si riducono a meno di 200 per chi ha meno di 26 anni. A scendere per meno spettacoli.