
Dai dati emerge che il fenomeno del falso, a livello nazionale, vale quasi 7 miliardi di euro, sottraendo al mercato del lavoro legale ben 100 mila posti, con un danno erariale alle casse dello stato di quasi 2 miliardi.
Genova, con il porto, è un nodo cruciale per l'ingresso delle merci false, provenienti da Cina, India e Marocco. Ma la città è anche centro di rifinitura e assemblaggio dei capi contraffatti, e ciò avviene nei laboratori illegali del centro storico. Una riqualificazione urbana di quella parte della città darebbe un duro colpo al fenomeno.
"La contraffazione è ancora vista come un reato di serie b, vi è un basso livello di conoscenza, non sapendo che è un reato plurioffensivo", ha detto Loredana Gulino, direttore generale della lotta alla contraffazione. Il comandante provinciale della Guardia di finanza. Il generale Renzo Nisi ha sottolineato come "i controlli e i sequestri siano più mirati ed efficaci, tanto che quest'anno sono raddoppiati rispetto allo scorso anno. A Genova, il falso è in mano principalmente ai senegalesi, ma si tratta di falsi grossolani, di merce di bassa qualità. I sequestri sono importanti, ma bisogna risalire la filiera". Il prefetto Fiamma Spena ha sottolineato che "per contrastare il fenomeno della contraffazione è necessaria una forte prevenzione e consapevolezza del problema e le sinergie istituzionali sono indispensabili e fondamentali".
IL COMMENTO
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