cronaca

Nel 2016 mezzo milione di pezzi confiscati
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La provincia di Genova si colloca al quinto posto in Italia per il traffico di merce contraffatta, con quasi 800 sequestri e mezzo milione di pezzi confiscati nel 2016. Il dato emerge dal convegno organizzato in prefettura dalla Direzione generale per lotta alla contraffazione del Ministero dello Sviluppo Economico, nell'ambito delle campagne per la settimana 'anticontraffazione'.


Dai dati emerge che il fenomeno del falso, a livello nazionale, vale quasi 7 miliardi di euro, sottraendo al mercato del lavoro legale ben 100 mila posti, con un danno erariale alle casse dello stato di quasi 2 miliardi.


Genova, con il porto, è un nodo cruciale per l'ingresso delle merci false, provenienti da Cina, India e Marocco. Ma la città è anche centro di rifinitura e assemblaggio dei capi contraffatti, e ciò avviene nei laboratori illegali del centro storico. Una riqualificazione urbana di quella parte della città darebbe un duro colpo al fenomeno.


"La contraffazione è ancora vista come un reato di serie b, vi è un basso livello di conoscenza, non sapendo che è un reato plurioffensivo", ha detto Loredana Gulino, direttore generale della lotta alla contraffazione. Il comandante provinciale della Guardia di finanza.  Il generale Renzo Nisi ha sottolineato come "i controlli e i sequestri siano più mirati ed efficaci, tanto che quest'anno sono raddoppiati rispetto allo scorso anno. A Genova, il falso è in mano principalmente ai senegalesi, ma si tratta di falsi grossolani, di merce di bassa qualità. I sequestri sono importanti, ma bisogna risalire la filiera". Il prefetto Fiamma Spena ha sottolineato che "per contrastare il fenomeno della contraffazione è necessaria una forte prevenzione e consapevolezza del problema e le sinergie istituzionali sono indispensabili e fondamentali".