economia

Ieri chiusura col botto a Piazza Affari
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Per Banca Carige è il giorno dell’aumento di capitale. È stato l’amministratore delegato dell’istituto di credito genovese Paolo Fiorentino a presentare la nuova misura di ricapitalizzazione. L’operazione prevede un aumento di capitale di 560 milioni garantito tra gli altri anche dagli istituti internazionali Credit Suisse, Deutsche Bank e Barclays. Il pieno completamento della misura economica è previsto per il prossimo 6 dicembre.

La conferenza stampa dell'ad di Banca Carige Fiorentino è stata seguita in diretta streaming sul sito primocanale.it.



LA CONFERENZA STAMPA DI FIORENTINO: 


Inizia la conferenza stampa dell'ad Fiorentino: "Con questa operazione possiamo passare dalla gestione straordinaria a quella ordinaria. Con questo aumento di capitale potremo tornare a dare credito alle piccole e medie inprese" dice Fiorentino.   

"Nell'aumento la parte retail avrà un ruolo importante - continua Fiorentino - è il 54% degli azionisti ed ha sempre agito con responsabilità seguendo la banca. L'andamento del titolo anche oggi, soprattutto per gli scambi, testimonia grandissima attenzione e vivacità. Il mercato intorno a Carige è viva come viva a pulsante è la banca. Con il nuovo sistema rolling dopodomani avremo già un quadro della giornata. C'è la novità della partenza al mercoledì perché avevamo urgenza di partire. Escludo la necessità di un aumento di capitale addizionale".


"Forse in passato abbiamo fatto degli errori importanti. La nostra operazione è complessa con gli investitori, ma quella con i clienti è molto più facile. I nostri clienti non ci hanno abbandonato. Il rapporto con loro non si è incrinato. Dobbiamo invece migliorare il rapporto con le piccole medie imprese. Dobbiamo dare certezze a queste realtà e dobbiamo dare risposte correte. Un buon no, è meglio di un incerto sì. Certo, dovremo rivedere alcuni dei nostri paradigmi".

"Il business è un linguaggio che si parla attraverso il dialogo con il territorio - ha proseguito Fiorentino -. I responsabili di filiale in questo senso sono molto importanti, sono il nostro big data. Sono quelle professionalità chiamate a conoscere in modo profondo le realtà presenti nel territorio".

"Il mio obiettivo, subordinato ovviamente al volere degli azionisti, è quello di mettere nelle condizioni migliori gli stessi azionisti di sedersi nei diversi tavoli di trattativa con gli 'abiti puliti'. Fondamentale quindi presentarsi con i diversi asset sani. Nel nostro bilancio abbiamo 531 milioni di asset fiscali su cui abbiamo fatto fatica a fare leva. Questi invece possono generare un grande valore per la banca e i suoi azionisti". Eè poi lo stesso Amministratore delegato a precisare che "parteciperò personalmente a questa operazione di aumento di capitale, non per contratto ma per convinzione".


"Abbiamo tre investitori che hanno preso un impegno obbligato per 110 milioni di euro, poi esiste un pro rata per 35 milioni. A questi vanno aggiunte le prelazioni di Malacalaza per salire dal 17% al 28% e quella del gruppo Volpi che passerà al 9.99%. Gli impegni di sottoscrizione dei soci di Banca Carige dell'aumento di capitale ammontano a 128,5 milioni di euro ma, al fine di ridurre il rischio di inoptato del consorzio di garanzia, sono stati conclusi una serie di contratti per assegnare a investitori azioni eventualmente rimaste inoptate per un controvalore massimo di circa 234,5 milioni di euro. Contratti che, subordinatamente ad alcune condizioni, fanno salire la quota che un grado di copertura a 363 milioni. Tra questi figura un'opzione concessa dal consorzio di garanzia a Malacalza Investimenti, titolare del 17,6% del capitale, per cedere eventuali azioni inoptate per un controvalore massimo di 69,5 milioni. Malacalza, che potrà acquistare le azioni "a propria assoluta e insindacabile discrezione", potrebbe così salire al 28% di Carige, nel caso disco verde della Bce. In caso di inoptato altri 130 milioni dell'aumento potranno essere piazzati ad alcuni investitori attraverso un un "accordo di Garanzia di Prima Allocazione" e un "accordo di Accordo di Garanzia Proporzionale" da 35 milioni, entrambi stipulati da Equita.


AGGIORNAMENTI


10 - Carige è partita in ritardo rispetto agli altri titoli del listino nel primo giorno di aumento di capitale, segnando un rialzo del 10% a 1,35 centesimi. Il titolo poi è stato di nuovo sospeso, segnano un rialzo teorico dell'11,57%. Il fermo iniziale ha interessato anche i diritti sull'aumento, che vengono scambiati con un rialzo del 5% a 13,7 centesimi. Intensi gli scambi sul titolo, con oltre 83 milioni di azioni passate di mano, mentre gli scambi sui diritti sono a quota 5,3 milioni.


9 - In Carige tra il 1 marzo 2017 e il 26 luglio 2017, Consob ha condotto un'ispezione "on site" in ordine al "modello di relazione con la clientela per la prestazione dei servizi di investimento, con particolare riferimento alle modalità di abbinamento del servizio di consulenza agli altri servizi", al "funzionamento delle procedure per la valutazione dell'adeguatezza ed appropriatezza delle operazioni disposte dalla clientela", sulle "modalità di informativa alla clientela in ordine alle caratteristiche degli strumenti finanziari oggetto di intermediazione" e sulla "definizione delle politiche commerciali e la configurazione dei sistemi di incentivazione del personale, con riguardo ai presidi per la gestione dei conflitti di interessi connessi". Èquanto emerge nel prospetto sull'aumento di capitale oggi al via. "In data 5 settembre 2017, la Consob - spiega Carige - ha comunicato la conclusione della verifica ispettiva i cui esiti, alla data della nota informativa, non risultano ancora pervenuti. Pertanto, non è al momento possibile escludere che, in relazione alle conclusioni di tale attività ispettiva, l'emittente debba assumere ulteriori iniziative destinate a colmare le carenze rilevate dalla Consob i cui impatti, anche sotto il profilo economico, non sono al momento prevedibili".


8.30 - L'ammontare complessivo delle spese dell'aumento di capitale di Banca Carige, inclusivo delle commissioni da riconoscere ai membri del consorzio di garanzia e a Equita sim, è stimato in circa 51,7 milioni di euro al lordo dell'effetto fiscale, di cui 14,7 milioni che l'emittente sosterrà a prescindere dal perfezionamento dell'aumento di capitale. È quanto si legge nel prospetto dell'operazione da 500 milioni che parte oggi sul mercato.



Il penultimo passaggio dell’iter si è svolto ieri con l’approvazione da parte della Consob (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa) della ricapitalizzazione.  Ieri intanto chiusura con il botto per Carige a Piazza Affari. Il titolo ha guadagnato il 53,26% a 14,1 centesimi, sfiorando i valori dello scorso 15 novembre, quando non erano ancora noti i dettagli dell'aumento di capitale e prima dello stallo sul consorzio di garanzia. Intensi gli scambi, per oltre 108 milioni di pezzi, pari al 13% del capitale e a 14 volte la media giornaliera mensile. In giornata il titolo è stato congelato più colte, raggiungendo un massimo di 14,96 centesimi, superiore alla chiusura di mercoledì scorso.