
Parte in questi giorni ‘Medicina d’Iniziativa’, un modello assistenziale considerato più idoneo a gestire le patologie croniche, in costante aumento per l’invecchiamento della popolazione.
Queste malattie (diabete, BPCO, ipertensione arteriosa….) ed alcuni fattori di rischio come l’ipercolesterolemia, non si prestano ad essere curate dal modello classico della cosiddetta ‘Medicina di Attesa’, disegnato sulle malattie acute, secondo il quale il medico attende che il paziente giunga da lui sottoponendogli un disturbo o una malattia che il più delle volte potrà essere risolta, anche ricorrendo a tecnologie sofisticate, in un lasso di tempo breve.
Una buona gestione delle patologie croniche prevede invece che il Medico si prenda in cura in maniera attiva delle persone, invitandole a sottoporsi ai controlli ed offrendo loro un insieme di interventi personalizzati che, iniziando prima dell’insorgere della malattia o prima che essa si manifesti o si aggravi, possano curarla nel corso degli anni e rallentarne l’evoluzione.
IL COMMENTO
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