
Torna un po' di sereno nella vicenda Ilva dopo le parole di qualche giorno fa del Ministro Calenda aveva ipotizzato scenari drammatici come la chiusura degli stabilimenti del gruppo in caso di mancato ritiro del ricorso da parte della Regione Puglia e del Comune di Taranto.
Nel vertice al Mise così sono stati ufficializzate le date dei prossimi incontri. Il 17 gennaio ci sarà il tavolo istituzionale su Genova al Mise, poi si entrerà nel dettaglio insieme alle organizzazioni sindacali il 30 gennaio con la possibilità di proseguire anche il giorno dopo.
Il prossimo 10 gennaio è confermato l'appuntamento che era già previsto al Mise, il 15-16 gennaio ci sarà una visita della delegazione sindacale allo stabilimento Arcelor Mittal di Gent in Belgio, il 23-24 gennaio tavolo per l'Ilva di Taranto e il 30 per Genova e Novi Ligure.
"Nelle dichiarazioni di Arcelor Mittal il sito genovese resta centrale nelle strategie del gruppo, ma anche per questo come Fim continuiamo a ritenere insufficienti gli investimenti previsti, in particolar modo sulla banda stagnata - commenta Alessandro Vella, segretario della Fim-Cisl ligure - Su Genova inoltre abbiamo rimarcato che il piano industriale dovrà essere compatibile con la storia dello stabilimento ligure, che vuol dire anche accordo di programma".
"A tutti quelli che ci hanno accusato di fare pantomima ribadiamo che l'accordo di programma è valido e la lotta paga", è la chiosa di Bruno Manganaro, il segretario della Fiom-Cgil di Genova. "Questo è il risultato di chi non ha mai tradito quell'accordo, della determinazione dei lavoratori e delle loro lotte che sono state definite, insultandoli, delle pantomime - continua il comunicato - ciò che altri dichiaravano richieste irricevibili, oggi sono una realtà. Ciò non non significa che tutto è risolto, la trattativa è ancora lunga e difficile, ma se non hai coraggio e determinazione la sconfitta è' già scritta".
IL COMMENTO
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