
Secondo colpo in pochi giorni, questa volta sottratto un mobile settecentesco dal valore di qualche migliaia di euro, un Luigi XV che va ad arricchire il mercato clandestino e ad impoverire una santuario che solo qualche giorno fa si era visto derubare la statua della Vergine oltre a un velo appartenuto alla Madonna e una campana di bronzo.
Il parroco, don Daniele Fiorito, per fortuna, dopo l'ultimo furto aveva messo in sicurezza alcuni oggetti d'oro, risparmati dall'ultima razzia. Le indagini continuano per trovare i ladri, sicuramente più di uno, perchè per portarsi via una statua o il mobile settecentesco è necessario un lavoro di squadra, "alcune facce sospette sono state avvistate" - commenta il parroco, ma probabilmente i malviventi sono già lontani con un bottino che impverisce il santuario imperiese.
IL COMMENTO
Genova e il Turismo, un rapporto complesso con i camerieri
Leonardo, Fincantieri e la guerra: l'etica non può essere solo italiana