cronaca

Riguarda il reimpiego dei soldi ottenuti da Bossi e Belsito
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La Procura di Genova ha aperto un' inchiesta per riciclaggio sulla Lega Nord.

Gli accertamenti riguardano il possibile reimpiego occulto dei "rimborsi truffa" ottenuti da Bossi e Belsito, secondo l'ipotesi accusatoria travasati attraverso conti e banche diverse, al fine di metterli al riparo da possibili sequestri. In altre parole, nell' opinione dei pm, quei fondi sono stati incamerati, riutilizzati e forse messi al sicuro dai sequestri consapevolmente dalla Lega durante le gestioni di Maroni e Salvini.

Un arco temporale in cui il partito, che all'inizio si era costituito parte civile contro il suo fondatore, ha rinunciato a ogni pretesa. L' indagine nasce da un esposto di Stefano Aldovisi, ex revisore dei conti condannato per il raggiro al Parlamento. La notizia è riportata da alcuni quotidiani.

Pur consce della provenienza indebita di quei fondi, insiste il commercialista, le gestioni successive a quella di Bossi-Belsito hanno dolosamente utilizzato e in parte occultato alcuni milioni per dribblare la giustizia.

"L'inchiesta di Genova è fondata sul nulla e come altri ricorsi finirà nel nulla". Così il leader della Lega Matteo Salvini parlando con i cronisti risponde a chi gli chiede di commentare la notizia dell'apertura da parte della Procura di Genova di un'inchiesta per riciclaggio sulla Lega. "Chiunque dica o scriva a sproposito di soldi che la Lega non ha e io non ho mai visto - dice ancora Salvini - verrà querelato e sarà un giudice a decidere. Sono assolutamente tranquillo ma adesso iniziamo a denunciare chi diffama".