cronaca

Dove sono finite le boutique di una volta?
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Camminando per via XX Settembre, è impossibile che l'attenzione non venga catturata dalle vetrine di Stradvarius, Oysho, Zara, Bershka... E adesso ai quattro negozi che appartengono al colosso Inditex se ne andrà ad aggiungere un quinto: lo spazio occupato da Trony, infatti, sarà destinato alla nuova apertura di Pull & Bear.

Ebbene sì, la moda a Genova viene decisa dalla multinazionale spagnola ed è sempre la multinazionale che fa i prezzi. Dalla biancheria intima targata Oysho ai vestiti per tutti i giorni acquistati rigorosamente da Stradivarius, passando per outfit da discoteca made in Bershka e abiti per le occasioni importanti di Zara: questi brand puntano da giovani liceali a donne in carriera. E se dopo un giro da Zara costa tutto troppo, ci si consola prendendo una camicetta da Stradivarius o quella gonna simile di Bershka.

Poi camminando sempre per via XX Settembre tutti ci sembrano omologati e vestiti uguali. Certo, il marchio è stato abile negli ultimi due anni a imporsi nel panorama genovese: il rilancio di Zara di qualche anno fa, con prezzi più alti e capi innovativi, poi l'apertura di Stradivarius, a cui sono seguite l'anno scorso Bershka e a settembre Oysho, negozi che da anni spopolavano a Milano e che per Genova hanno rappresentato delle grandi novità.

Ma quando in classe due o tre ragazze hanno la stessa maglietta diventa un incubo. Per non parlare se si finisce alla stessa festa con lo stesso vestito. Ecco, non sarebbe meglio rivolgere la propria attenzione ai vicoli e ad altri piccoli negozietti, quelli che fanno fatica ad arrivare a fine mese perché non riescono a competere con i prezzi di una azienda, ma che ancora cercano di produrre abiti di qualità e magari diversi, quelle boutiques che spesso non consideriamo ma che una volta entrate trovano proprio quello che fa per noi? Forse è meglio un top in meno nell'armadio, ma averne uno che sia particolare, che abbia il tuo stile.