cronaca

De Ferrari-Foce e ritorno, osservata la sede di CasaPound
1 minuto e 11 secondi di lettura
 La comunicazione di preavviso del corteo alla Questura, seppur stringata, è arrivata: partenza da piazza De Ferrari, arrivo in piazza Alimonda e poi rientro in corteo a De Ferrari. Un elemento - quello di non concludere il corteo in piazza Alimonda a pochi metri dalla sede di CasaPound - che a 24 ore dalla manifestazione antifascista convocata per sabato pomeriggio alle 15 è suonato come un segnale distensivo.

Sarà un corteo protetto da un servizio d'ordine interno coordinato da Genova Antifascista quello che vedrà in piazza probabilmente circa 3 mila partecipanti. Ci saranno i genovesi comuni, lo spezzone dei centri sociali, le associazioni, i partiti di sinistra ma anche due-trecento manifestanti che arriveranno da Roma, Modena, Torino, Milano, Bologna e Pisa.

Ciò che al momento preoccupa maggiormente la Questura che, anche a causa della concomitanza con la partita Sampdoria-Torino, schiererà almeno 400 uomini tra poliziotti e carabinieri, è un eventuale tentativo da parte di qualche gruppo di tentare di forzare il blocco della polizia da piazza Alimonda o da piazza Tommaseo con l'obiettivo di arrivare alla sede di Casapound in via Montevideo.

Per questo la decisione nell'ultimo tavolo tecnico di oggi è stata quella di chiudere gli accessi con gli "alari" speciali barriere mobili simili a quelle utilizzate al G8 di Genova e che vennero rispolverate lo scorso anno in occasione del convegno dei movimenti europei di ultradestra nella sede di Forza Nuova a Sturla.