cronaca

Cinque persone indagate
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Un traffico di rifiuti pericolosi contenenti diossina è stato scoperto dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico. Sequestrati tre forni di una fonderia e 1,5 milioni ritenuti provento del traffico dal 2013 al 2017. Almeno cinque gli indagati, tra questi una dirigente del settore Ambiente della Città metropolitana di Genova.


L'inchiesta ruota sulla fonderia Sant'Erasmo Zinkal di Voltri. L'indagine è stata avviata dall'esame di Arpal delle ceneri prodotte dai forni che venivano rivendute come rifiuti non pericolosi e quindi privi di trattamento. I sequestri sono scattati questa mattina.

Le irregolarità, a detta degli inquirenti, erano agevolate dal dirigente della Città Metropolitana Paola Fontanella "la quale, pur a conoscenza della natura dei rifiuti ne ha consentito quel tipo di gestione senza avere in cambio denaro o altri profitti. Secondo i carabinieri sono centinaia le tonnellate di rifiuti avviati illecitamente a recupero in impianti europei, negli Usa e in Giappone.

Le analisi condotte dai tecnici dell'Arpal sulle ceneri hanno rilevato elevati valori di diossine non dichiarate dal produttore che ha violato anche le normative sulla distruzione dei rifiuti contenenti diossina. Secondo i carabinieri le irregolarità hanno consentito di evitare i costi di smaltimento e conseguentemente di trarre ingenti profitti dalla vendita di tali materiali.
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