cultura

Capolavoro del Maragliano in esposizione fino a luglio
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C'è anche una preziosa scultura settecentesca dello scultore genovese Anton Maria Maragliano tra le opere esposte nella nuova mostra del Metropolitan Museum of Art di New York, 'Like Life - Sculpture, Color and the Body (1300-Now)', che ha appena aperto i battenti. Gli americani l'hanno voluta a tutti i costi: per averla in esposizione fino al 22 luglio, hanno investito in tutto circa 40mila euro. Tanto sono costati il restauro, l'assicurazione, l'imballo e il trasporto in tre casse speciali climatizzate.

Ad accompagnare la statua, che raffigura San Sebastiano trafitto e proviene dall'oratorio della Confraternita dei Bianchi di Rapallo che nel 1700 la commissionò al Maragliano, è stata Alessandra Cabella della Soprintendenza dei Beni Culturali di Genova: "Da parte mia ho dato l'assenso a patto che pagassero tutte le spese - racconta - Ma la domanda è: se gli americani sono disposti a sborsare decine di migliaia di dollari per poter mettere in mostra e godersi per pochi mesi un nostro bene artistico, noi siamo altrettanto consci delle ricchezze culturali sul nostro territorio?"

La statua, che è stata restaurata dal laboratorio di Cesare Pagliero a Savigliano, avrà una collocazione di prestigio nella mostra di New York, su una parete bianca lungo un cannocchiale prospettico. Scolpito in legno e policromato, il San Sebastiano era in origine il fulcro di una cassa processionale corredata da putti angelici angolari, poi trafugati. Capolavoro giovanile di Anton Maria Maragliano (all'epoca aveva 25 anni), si ispira direttamente al grande capolavoro in marmo bianco realizzato da Pierre Puget fra il 1664 e il 1668 per la basilica genovese di Santa Maria Assunta in Carignano.

Il capolavoro ligure farà mostra di sé insieme a 120 opere messe a confronto sul tema del corpo umano nell'arte: da Donatello, El Greco, Jean-Léon Jérôme, Antonio Canova, Auguste Rodin, Edgar Degas a Louise Bourgeois, Meret Oppenheim, Isa Genzken, Charles Ray, Fred Wilson, Robert Gober, Bharti Kher, Duane Hanson, Jeff Koons, and Yinka Shonibare MBE, ma anche sculture vestite, cere, calchi, manichini, modelli anatomici, automi e simulacri corredati da veri elementi umani come denti e capelli.