cronaca

La proposta del Comune di Genova per contrastare il fenomeno
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"Triplicare o addirittura decuplicare le sanzioni previste dalla legge nazionale per chi abbandona rifiuti, specialmente quelli pericolosi, in maniera illegale". Questa la proposta al Governo annunciata da Stefano Garassino, assessore alla Sicurezza del Comune di Genova a margine della presentazione di nuove microtelecamere contro le discariche abusive messe a punto dagli uffici Servizi informatici del Comune.

"Agiremo attraverso Anci - afferma Garassino - perché oggi è troppo conveniente per chi vuole liberarsi di rifiuti ingombranti e pericolosi farlo in modo illegittimo". Un esempio: l'abbandono incontrollato di una lastra di amianto porta a una sanzione di 'appena' 1200 euro e il fatto costituisce reato solo se il soggetto è un'impresa iscritta alla Camera di commercio.


Da inizio 2018 le indagini della polizia locale hanno portato a 12 accertamenti. Tre violazioni amministrative e due reati penali sono stati contestati grazie ai filmati di telecamere. Per questo il Comune ha deciso di investire posizionando 35 sistemi di sorveglianza sui 312 complessivi in aree sensibili.

"Non diciamo esattamente dove - spiega Matteo Campora, assessore all'Ambiente - ma cercheremo di concentrarci su alcune zone critiche come corso Perrone e la zona attorno il Wtc a San Benigno e quella di Borzoli, su richiesta dei commercianti e degli abitanti dei rispettivi quartieri".

I tecnici di Amiu e gli agenti della polizia locale hanno individuato 260 postazioni di raccolta che sono oggetto di abbandoni oltre a 58 siti che, per la loro posizione defilata, sono particolarmente utilizzati quali discariche abusive. "Grazie a una collaborazione tra gli uffici comunali e la nostra azienda avremo la possibilità di accedere alle telecamere sul territorio - dice il direttore generale di Amiu Tiziana Merlino - questo permetterà di essere più efficaci nella repressione di questi fenomeni".
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