Pochi giorni fa, su Facebook, una signora raccontava questo episodio di cui era stata protagonista. Stava passeggiando nel centro di Genova quando un signore di mezza età, elegantemente vestito , gettava per terra un pezzo di carta.
Provocatoriamente ma cortesemente, la signora raggiungeva l’elegante e, riconsegnandogli il pezzo di carta gli diceva: "Scusi signore, ha perso questo per strada". "No, non l’ho perso. L'ho buttato via".
Dopo essere scivolata sulla buccia di banana della caccia grossa a chi rovista nei cassonetti, ora la giunta Bucci e in particolare l’assessore Garassino, hanno giustamente deciso una stretta sui maiali (non cinghiali, ma maiali a due gambe) che impunemente insozzano Genova: dal semplice pacchetto di sigarette gettato a terra camminando, al chewingum schiacciato sui marciapiedi-mosaico di via Venti da poco restaurati a spese dei contribuenti, dalla cacca di cane lasciata a disposizione di chi deve scivolarci sopra, alle discariche self-service che vengono create a fianco dei cassonetti.
Si tratta per lo più, come segnalano già alcuni cittadini sul sito di Primocanale, di piccoli o medi traslochi: da casa o dall’ufficio alla strada.
Segnalavo un mese fa lo specchio lasciato con mezza cucina sotto ponte Caffaro, e poco più su una macchina per stampanti, ma potrei aggiungere in ogni angolo di Genova poltrone, tavolini, cassette vuote di legno, pentole sfasciate, coperchi, vecchie valige sfondate, latte vuote o, come mi è capitato di vedere sotto casa mia, un piccolo divano a due posti.
Mi risulta che Amiu svolga da secoli un utile servizio di raccolta di oggetti ingombranti. Evidentemente i maiali genovesi preferiscono lasciare i resti della loro vitaccia alla generale vista della popolazione e a disposizione dei poveri cinghiali (molto più educati dei maiali genovesi) e delle allegre famiglie di topi e topastri che con questi resti celebreranno lietamente le feste pasquali.
Sono certo che buona parte di questi maiali genovesi con il vizio dell'abbandono fanno parte della agguerrita squadra dei mugugnoni che, sistematicamente, si lamentano della sporcizia della città e dei disservizi di Amiu.
Quindi ben venga la decisione della giunta di sollecitare multe quadruplicate, purché vengano davvero comminate. Ben venga la decisione di riempire di telecamere i luoghi di raccolta della spazzatura per poter individuare i maleducati. La maleducazione spesso è mancanza del senso di civismo. E se uno non ce l’ha o non glielo lo hanno insegnato ci pensino i vigili finalmente a farglielo capire.
politica
Ben vengano le telecamere a filmare i genovesi maiali
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