Come restare a dieta a Pasqua (o almeno come provarci) con i piatti liguri
Quattro tentazioni a cui è difficile resistere
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Proprio quando si è finalmente tornati in forma dopo le abbuffate di Natale, Capodanno ed Epifania, arrivano Pasqua e Pasquetta che la dieta si portano via. Quei chili in meno che si erano persi a fatica in palestra tre volte a settimana sono pronti in agguato: “e anche quest’anno la prova costume andrà bene la prossima estate”. Ma come si può resistere alle numerose tentazioni? Ecco come passare due giorni di pranzi e grigliate restando fermi nei propri propositi (e nella propria taglia).
L’uovo: fin da bambini, l’uovo di cioccolata ha sempre rappresentato la felicità. Che sia al latte, fondente o bianco non è Pasqua se non lo si divora tutto mentre ci si lamenta della sorpresa. Impossibile non comprarne uno: le vetrine delle pasticcerie si riempiono di veri e propri capolavori, decorati con glassa e zucchero, mentre il supermercato è pieno di confezioni coloratissime dall’entrata fino alla cassa, dove si arriva col carrello pieno e tre uova della Disney. Come fare? Abolire tutti gli altri dolci per il ponte pasquale e a fine pranzo una fetta di pane e cioccolato, ma occhio a non cedere all’uovo ormai rotto anche a merenda, cena, spuntino di mezzanotte e colazione.
La colomba: chi ama il panettone, a fine febbraio ha già la dispensa piena di colombe. Riparte così l’eterno conflitto tra gli amanti dell’uvetta e quelli che chicco per chicco la lasciano nel piatto. Ma la granella di zucchero conquista sempre tutti. Come fare? Lascatevene una fettina per colazione e state all’occhio a seconda dei programmi della giornata.
La grigliata: dopo il pranzo in famiglia, magari anche al ristorante, il lunedì arriva il colpo di grazia. Sveglia alle 7 per andare a fare una mega spesa, viaggio con la macchina piena di pacchi di carbonella direzione Piani di Praglia. Da bere solo vino e birra, mentre sulla griglia carne a volontà. Dire “ma io sarei dieta” è un’eresia pari a “sono vegana”. Come fare? Oltre a spiluccare qualche melanzana messa a cuocere solo per condimento e qualche bruschetta al pomodoro, il trucco è assaggiare e fermarsi prima di essere sazi. In compagnia e con i tempi lunghissimi tra un hamburger e l’altro sembra di non mangiare troppo, ma a fine giornata rimane tutto sullo stomaco.
La Pasqualina: in Liguria ogni nonna si sveglia la domenica, dopo la veglia pasquale o prima della messa, e prepara la sua rinomata torta pasqualina. Ricetta segretissima tramandata a pochi eletti, perché ogni nonna ha sempre il suo segreto. Come fare? Non si può dire no alla nonna e alla sua torta pasqualina, toglietevelo dalla testa. Piuttosto addio grigliate, addio cioccolato, e addio anche alla dieta, ma la pasqualina s’ha da mangiare.
IL COMMENTO
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