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In particolare, il 62enne si è reso responsabile di alcuni tentativi di estorsione ai danni di commercianti genovesi, ai quali veniva richiesto denaro dietro la minaccia di far esplodere ordigni o causare contaminazioni chimiche nei locali delle rispettive attività. L’episodio più noto aveva riguardato il colosso “Barilla”, cui era stato prospettato l’avvelenamento dei prodotti stoccati in magazzino.
L’uomo era inoltre noto agli investigatori della squadra mobile, che lo avevano già arrestato nel 2009 a seguito di una lunga serie di scippi commessi nel centro cittadino, a bordo di motociclette di grossa cilindrata.
Cavicchia da tempo si era reso irreperibile ma gli agenti sono comunque riusciti ad indiviuarlo e arrestarlo. Subito dopo è stato trasferito in carcere.
IL COMMENTO
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