
"Bisogna certamente parlare del rispetto, della uguaglianza, ma la radice" del fenomeno del bullismo "non è la mancanza di rispetto o di uguaglianza: è la paura che uno cerca di superare con queste forme sciocche e aberranti". Per questo ha ricordato agli insegnanti presenti che "lo scopo dell'educazione è introdurre alla realtà, che non è solo ciò che si vede".
Il cardinale ha quindi esortato i docenti a insegnare ai giovani cosa sia "la vera libertà, che è cosa diversa dalla scelta" e ha chiesto loro di impegnarsi in una "educazione all'amore che non è possesso ma donazione", di insegnare che i legami e le regole, "lungi dal soffocarci, ci liberano dai nostri istinti" e di guidare alla "umiltà: la persona umile - ha concluso - è colei che vive davanti alla verità" e che "giunge a riconoscere che tutto è dono, che niente è possesso, né il mondo né gli altri, ma neppure io sono in possesso di me stesso".
IL COMMENTO
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