cronaca

Insorgono Pd e M5s: "Oscurantismo medievale"
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Anche la Regione Liguria, dopo il Comune di Genova, nega il patrocinio al 'Liguria Pride', la marcia per i diritti delle persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender, in programma il 16 giugno a Genova. Lo denunciano i gruppi del Pd e del M5s in Consiglio regionale dopo che "la Giunta Toti ha disertato l'audizione odierna richiesta dal coordinamento Liguria Rainbow per sollecitare la concessione del patrocinio".

"Dopo il gran rifiuto di Bucci, anche Toti si trincera in un oscurantismo dal sapore medievale e rifiuta di dare il patrocinio - interviene l'M5S Liguria - a lasciare basiti è, prima di tutto, la motivazione ufficiale: la manifestazione, secondo Toti e i suoi, non sarebbe in linea con le politiche sulla famiglia della Regione. Il tutto comunicato in poche righe in riunione di capigruppo, senza che fosse presente alcun esponente della Giunta e nessun assessore competente".

"Nelle motivazioni di diniego del patrocinio al Pride la Regione viola il principio di uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, la Giunta Toti fa peggio della Giunta Bucci - attacca il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Giovanni Lunardon - Eravamo già scandalizzati per la decisione della Giunta comunale genovese di negare il patrocinio al Pride perché 'divisivo', mai più ci saremmo aspettati che la Giunta Toti potesse fare di peggio, portando indietro l'orologio dei diritti all'età della pietra. Per la prima volta, nella storia dell'Ente, la Giunta, con un atto che consideriamo arrogante e discriminatorio, ha deciso di disertare l'incontro. Non è mai successo per nessuno prima d'ora".

Anche l'anno scorso la Regione Liguria non aveva concesso il patrocinio alla manifestazione.