cronaca

Negli ultimi tre anni sono morte sei persone sul relitto
1 minuto e 8 secondi di lettura
 Un sub di 26 anni ha avuto un malore mentre stava effettuando una immersione al relitto della Haven, nelle acque di Arenzano dove la petroliera affondò nell'aprile del 1991 facendo 5 morti. Il relitto, che giace a una profondità di 80 metri, è il più grande tra quelli visitabili nel Mediterraneo.

L'allarme è stato dato da un istruttore del diving con cui il sub era uscito. Il giovane, cosciente, soccorso con un gommone, è stato trasportato al porticciolo di Arenzano e poi trasferito con un'ambulanza all'ospedale San Martino in codice rosso. Qui è stato sottoposto a terapia in camera iperbarica. Sul fatto hanno avviato le indagini i militari della Capitaneria di Porto che hanno sequestrato le attrezzature usate dal sub per l'immersione.

Il 14 gennaio scorsi altri due sub in immersione alla Haven si erano sentiti male. Complessivamente, dal 2015 ad oggi, i sub colti da malore nell'immersione alla petroliera e salvati, sono stati sette. Mentre nello stesso periodo i morti sono stati 6.

Il 5 aprile 2015 è morto uno svizzero di 35 anni. Il 16 maggio dello stesso anno a perdere la vita sono stati due olandesi di 46 e 53 anni. Il 16 ottobre del 2015 fu fatale l'immersione a un tedesco di 60 anni. Il 13 maggio del 2017 è morta una guida svizzera e il 26 ottobre dello stesso anno toccò a un lombardo di 52 anni che stava nuotando per recuperare una pinna prima di immergersi.