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Alamia era stato giudicato capace di intendere e volere dal dottor Gabriele Rocca, il perito nominato dal giudice Maurizio Picozzi, per giudicare proprio l'imputabilità dell'omicida (sulla base di una perizia psichiatrica eseguita in incidente probatorio). Il processo inizierà il 6 settembre.
Alamia, che era geloso della ragazza, aveva aggredito l'ex fidanzata nell'appartamento di lei, colpendola al collo, alle spalle, alla testa e al viso con un coltello da 12 cm. Poi, secondo la Procura, si sarebbe lavato e cambiato e avrebbe abbandonato l'alloggio per andare a raccontare tutto alla nonna, che lo convinse a costituirsi. I legali della famiglia di Janira, gli avvocati Simone Mariani e Fabrizio Biale, hanno formalizzato la costituzione di parte civile.
IL COMMENTO
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