
"Si tratta di una misura molto attesa dalle famiglie in situazioni di difficoltà - ha spiegato la vicepresidente Viale -. Purtroppo questo strumento non rientra nei Lea, i livelli essenziali di assistenza, e pertanto viene erogato da Regione esclusivamente in base alle risorse disponibili".
Il contributo, erogato attraverso la finanziaria regionale Filse, aiuterà le famiglie con redditi bassi o in condizioni di fragilità, partecipando alle spese a carico dell'utente inserito in strutture sociosanitarie residenziali e semiresidenziali pubbliche e private accreditate dalla Regione Liguria per disabili, pazienti psichiatrici e persone affette da Aids. "È importante sottolineare - aggiunge Viale - che il ricorso all'istituzionalizzazione di questi pazienti va considerata come un'estrema ratio, qualora si siano rivelati insufficienti altri interventi previsti dal Piano Assistenziale Individualizzato Sociosanitario".
La somma è suddivisa tra i distretti sociosanitari liguri, in base al fabbisogno rilevato, e assegnata ai Comuni capofila del distretto. La ripartizione prevede l'assegnazione di 2 milioni e 674mila euro alla Conferenza dei sindaci della Asl 1 imperiese e di 2 milioni e 330 mila euro alla Conferenza dei sindaci della Asl 2 savonese. Contributo di 6 milioni e 203 mila euro alla Conferenza dei sindaci della Asl 3 genovese e di 1 milione e 587 mila euro alla Conferenza dei sindaci della Asl 4 chiavarese mentre alla Conferenza dei sindaci della Asl5 spezzina vanno 2 milioni e 205 mila euro.
IL COMMENTO
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