"A noi Benetton non ha pagato la campagna elettorale, siamo liberi di revocare la concessione ad Autostrade". Sono parole al veleno quelle del vicepremier Luigi Di Maio appena furoi dalla prefettura a Genova. Il ministro attacca Autostrade e lancia qualcosa in più di una semplice frecciata al governo che lo ha preceduto.
"Autostrade - prosegue - dice che le spettano proventi dal contratto che taglieremo. E' vergognoso pensare ancora una volta ai profitti e ai numeri in borsa. Non è pensabile morire pagando un pedaggio autostradale. Desecreteremo gli atti e faremo chiarezza. Quel ponte andava chiuso per la tragedia. Se questi soggetti non sono in grado di fare la manutenzione, lo farà lo Stato. Se Autostrade per l'Italia incassa sei miliardi di pedaggi e non fa la manutenzione per sei miliardi, li incasseremo noi. I venti miliardi di penale si devono pagare quando si straccia un contratto senza motivazione. Qui non abbiamo avviato la procedura in maniera immotivata. Se la motivazione è giusta, e per ora ci sono quasi 40 morti, non credo che vadano pagate penali".
Intanto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte conferma i funerali di stato previsti per la giornata di sabato. Confermata anche la giornata di lutto nazionale per quella settessa data.
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Crollo Ponte Morandi, Di Maio attacca Autostrade: "Vergognosi, pensano ai soldi"
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