
"A Genova esiste una grande realtà che è quella di Fincantieri, che ha un ramo di infrastrutture importante" e " ha una mano pubblica, perché è controllata al 70% da Cdp", ha spiegato il governatore della Liguria ricordando che "la settimana prossima rivedremo" l'amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti, Fabrizio Palermo, "perché - ha concluso - ha messo a disposizione l'intera struttura di quel colosso pubblico per dare una mano alla città e non solo per la ricostruzione del ponte".
"Ci aiuterebbe un provvedimento speciale per agevolare i tempi ma credo che ce la caveremo anche senza. È evidente che le imprese hanno bisogno di sostegno, è evidente che quel ponte ha una contrattualistica e una serie di appalti molto complessi da mettere a regime e una parte la stiamo facendo con la struttura commissariale della Protezione Civile" ha aggiunto Toti. "Se questi poteri venissero allargati con la deroga alle leggi sugli appalti, ove la zona rossa venisse allargata a una zona economica speciale per il porto di Genova questo non sarebbe un bene per la città, ma per l'intero Nord Ovest che da Genova dipende per le sue esportazioni e importazioni", ha concluso il governatore.
"Abbiamo chiesto ad Autostrade un piano definitivo di abbattimento rapido della struttura e di demolizione: è un piano complesso, occorrono ancora esami che devono essere fatti entro la fine della settimana. Al momento abbiamo circa 30 giorni per la definizione del piano e altrettanti per realizzarlo, ci auguriamo che questo sia possibile", ha aggiunto Toti.
IL COMMENTO
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