cronaca

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 Sull'Ilva "l'accordo è fatto e per noi per essere valido deve essere approvato dai lavoratori con il referendum". Così la segretaria generale della Fiom, Francesca Re David.


"Gli assunti sono tutti, si parte da 10.700 che è molto vicino al numero di lavoratori che oggi sono dentro e c'è l'impegno di assumere tutti gli altri fino al 2023 senza nessuna penalizzazione su salario e diritti, era quello che avevamo chiesto", sull'esito delle assemblee dei lavoratori "siamo fiduciosi", ha aggiunto.

Ottimismo arriva anche dal segretario generale della Uilm, Rocco Palombella: "Dobbiamo correggere i testi e gli allegati, ma siamo arrivati a un testo quasi definitivo. Lo stesso Palombella aggiunge: "Mancava un pezzo importante che riguardava gli organici di partenza, noi sostenevamo che bisognava aumentare il numero di lavoratori, siamo riusciti a ottenere un numero che secondo noi è importante 10.700 compresi quasi 300 delle affiliate".


"Aspettiamo la firma ma è chiaro che rispetto alla fase in cui venivano ipotizzate la messa in discussione di salario e diritti, siamo soddisfatti. Non ci saranno esuberi e per Genova viene riconfermato l'Accordo di programma con un organico di 1474 lavoratori". Per il segretario genovese della Fiom Bruno Manganaro "ora comincia una lunga storia con una nuova organizzazione della fabbrica che dovremo gestire con il più grande gruppo industriale dell'acciaio" ma rispetto alle premesse l'accordo è un "buon risultato".