L'accordo è stato siglato: i 1.474 lavoratori Ilva di Genova Cornigliano conservano il proprio posto di lavoro. Sembra allontanato definitivamente lo spettro degli esuberi. I sindacati locali possono esultare: l'Accordo di programma di Genova è salvo e verrà rispettato da Arcelor Mittal.
Questo si legge nero su bianco tra le righe dell'accordo firmato ieri da a Roma da governo, sindacati e Mittal. Ma per i dettagli dello stabilimento Ilva di Cornigliano bisognerà aspettare il tavolo specifico a cui parteciperanno tutte le parti che hanno firmato l'accordo di programma. Oltre ai sindacati, il governatore ligure Toti, il sindaco di Genova Bucci e il presidente del porto Signorini e ovviamente i rappresentanti di Arcelo Mittal e governo. Un incontro che avverrà entro la fine di settembre.
Intanto è prevista per martedì 11 settembre l'assemblea di fabbrica all'Ilva di Cornigliano per illustrare ai lavoratori l'accordo firmato a Roma. Poi verrà allestito il seggio elettorale che sarà mantenuto presso il consiglio di fabbrica fino al 13 settembre. I rappresentanti sindacali esporranno ai dipendenti quanto sottoscritto ieri. L'intenzione dei sindacati per Genova, come ribadito da tempo, è quella di puntare sulla produzione della banda stagnata.
"Con l'accordo di ieri abbiamo salvagurdato e messo in sicurezza la produzione dell'acciaio in Italia, coniugando salute e lavoro e salvaguardando l'occupazione di circa 20mila lavoratori del gruppo Ilva e dell'indotto di cui i nostri 1474 lavoratori di Cornigliano - ha spiegato Alessandro Vella, segretario generale Fim Liguria .
Ora da subito ci mettiamo al lavoro per il nostro stabilimento di Genova. Dopo l'assemblea di martedì per la validazione dell'accordo sarà necessaria la convocazione (già prevista dall'itensa) di un incontro urgente con le parti sull'accordo di programma per entrare nello specifico dello stabilimento di Cornigliano su numeri e reparti. Attraverso investimenti importanti come ad esempio sulla banda stagnata dobbiamo porre Genova al centro della produzione di quote di mercato per altro necessarie alla produzione del nostro paese e non solo per il rilancio e lo sviluppo di una fabbrica e del lavoro".
"Il Governo entro il 30 settembre dovrà convocare un tavolo per Genova. In quella sede, poiché viene riconosciuto l’accordo di programma, nella trattativa che faremo da parte nostra garantiremo che nessun lavoratore debba rimanere per strada. Dopo un’estenuante trattativa durata circa un anno, siamo riusciti a mettere il sigillo finale a questa complicata vertenza. Inoltre siamo riusciti a compatibilizzare la vicenda ambientale (riducendo le tempistiche con più investimenti) con gli aspetti occupazionali" ha commentato Antonio Apa segretario generale Uilm Genova.
D'accordo anche il segretario genovese della Fiom Cgil Bruno Manganaro che in guardia su facili e anticipati trionfalisismi: "La valutazione dell'accordo non può che essere positiva ma per Genova dopo quello che possiamo definire un buon pareggio cominciano i tempi supplementari e la partita non è affatto chiusa. Ora occorre stare molto attenti affinché quello che è stato deciso si trasformi in atti e fatti concreti e non venga reinterpretato".
cronaca
Ilva, a Genova i sindacati puntano sulla banda stagnata. L'11 settembre assemblea di fabbrica
Dopo l'accordo siglato a Roma
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