
Lo stesso ministro parla poi della possibilità che sia Ficìncantieri ad occuparsi della costruzione del nuovo ponte attraverso un affidamento diretto: "Non vedo problemi, perchè si tratta di un caso emergenziale. L'interlocuzione con l'Ue - ha precisato - e ci sono le basi positive perchè ci possa essere un'assegnazione diretta in deroga al codice degli appalti".
"La colpa del crollo del ponte Morandi è di chi quel ponte lo aveva in custodia e doveva manutenerlo. Con la complicità di uno Stato che, a partire dalla fine degli anni Novanta, ha arretrato e si è ritirato così tanto da rinunciare dapprima al proprio ruolo di gestore e poi persino a quello di controllare puntuale e rigoroso" attacca ancora Toninelli.
"Uno Stato - prosegue - che si è fatto da parte per colpa di una politica che ha preferito lasciare il bottino in mano a certi potentati economici in cambio di poltrone, di favori e soldi ai partiti", ha aggiunto, indicando che "ora il nuovo ponte, che faremo fare allo Stato, con il sigillo dello Stato, dovrà raggiungere due traguardi: da una parte darà il senso della svolta di un settore pubblico che torna a prendersi cura della sicurezza dei cittadini che viaggiano; dall'altra segnerà la rinascita di una città come Genova".
IL COMMENTO
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