
Ad affermarlo don Massimiliano Moretti, parroco di Santa Zita, cappellano del lavoro e responsabile del percorso diocesano di formazione politica della diocesi di Genova.
"Inoltre - ha aggiunto il sacerdote - essendo lui genovese e conoscendo bene la città sarà maggiormente coinvolto e saprà mettersi in gioco sicuramente più di un commissario esterno. Speriamo che tutta la città lo aiuti per portare a termine questo compito arduo che dipenderà anche dai mezzi economici che il commissario avrà a disposizione per portare a termine il lavoro".
I Cappellani del Lavoro auspicano "che il decreto venga migliorato perché, allo stato attuale, sono stati stanziati fondi insufficienti rispetto ai danni subiti dalla città"
IL COMMENTO
Genova e il Turismo, un rapporto complesso con i camerieri
Leonardo, Fincantieri e la guerra: l'etica non può essere solo italiana