Genova divisa in due città: la situazione del commercio tra Levante e Ponente a confronto
1 minuto e 5 secondi di lettura
"Due città separate dal fiume", questa è l'immagine di Genova dopo il crollo del Ponte Morandi. E due tipi di vita e problematiche totalmente diversi tra Levante e Ponente. Dal punto di vista del commercio, sono tante le attività in difficoltà anche a causa dei numerosi ritardi della merce. "Per il traffico sono state costrette ad anticipare gli orari di apertura, a far arrivare prima i tir, altrimenti non riuscivano ad avere la merce in tempo e soddisfare la clientela, con un aggravio dei costi, straordinari per i dipendenti e consegne speciali", racconta Enzo Greco, presidente del Civ ViviCertosa.
Ma la tragedia ha comunque colpito tutti quanti. "La zona di Levante è la zona turistica della città e quindi chi viene da Ponente o dall'interno come da Certosa a Bolzaneto, magari prima qualche passo a Levante per passare le domeniche lo faceva. Sicuramente adesso la situazione è più difficile perché la città è completamente spaccata in due", spiega Massimiliano Spigno, presidente Confesercenti Genova, che ha una attività a Nervi.
Seppur spaccata in due, però, c'è un ponte virtuale, un'unione a legare le due zone. "Cercare di tirarci su non soltanto commercialmente ma anche per la città stessa".
IL COMMENTO
Dai dazi di Trump al voto per Genova, quando il mondo va alla rovescia
"Ti ricordi Bilancia?" 17 vittime scelte per odio e per caso