
“Il porto è parte integrante della città – ha detto ancora Botta – doveroso essere in piazza, anche noi siamo stati colpiti. Siamo contenti che sia stata riaperta la ferrovia della Valpolcevera, con questa infrastruttura sarà possibile integrare i servizi marittimi con i trasporti via treno, migliorando notevolmente la nostra operatività”, ha spiegato il segretario generale di Spediporto.
“In questi ultimi cinquanta giorni – dice Botta – il porto ha sofferto molto: parte del peso economico di questa situazione è stato scaricato sugli autotrasportatori. Ora è necessario lavorare con grande urgenza sulle infrastrutture portuali: c’è molta attenzione a livello internazionale su quello che si sta facendo qui. Qualcuno ha già alleggerito la propria presenza su Genova, non vogliamo che questi abbandoni si moltiplichino e diventino scelte stabili, specialmente quelle che portano le merci sui porti del nord Europa”.
“Noi – conclude Botta – siamo pronti a fare la nostra parte: l’accordo sottoscritto con Assagenti e le compagnie armatoriali per favorire la digitalizzazione dei documenti è un segno tangibile del nostro impegno sul campo”.
IL COMMENTO
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