
A pochi metri dal presidio degli sfollati a Certosa, all'altezza del Ponte di Ferro, sono stati letti i nomi delle vittime e poi è stato suonato il silenzio. Tra i presenti poi sono state distribuite 43 rose rosse, ognuna con il biglietto e il nome di una vittime che sono state poi gettate nel Polcevera proprio sotto i due monconi del ponte.
Alla commemorazione erano presenti circa 200 persone tra cui l'assessore al bilancio del Comune di Genova Pietro Piciocchi e il presidente del Municipio Valpolcevera Federico Romeo.
A seguire è stato organizzato un pranzo solidale.
IL COMMENTO
Genova e il Turismo, un rapporto complesso con i camerieri
Leonardo, Fincantieri e la guerra: l'etica non può essere solo italiana