
La strategia è stata presentata stamani a Genova, a Terrazza Colombo, dal vicepresidente esecutivo Alessandro Garrone e dall'amministratore delegato Luca Bettonte in una conferenza stampa a margine dell'80^ compleanno del gruppo. "Siamo i primi a inserire nel piano industriale, al momento solo in Italia, il repowering, ossia la sostituzione dell'intere vecchie torri eoliche con impianti di nuova generazione, e il reblading, ovvero la sostituzione delle vecchie pale con altre di nuova generazione prodotte in Italia", sottolinea Bettonte.
Attraverso il repowering Erg prevede di aumentare la potenza installata nell'eolico da 153 a 410 megawatt, con il reblading del 16% da 64 a oltre 74 megawatt. Il gruppo Erg ha già stimato che 500 dei 1.092 megawatt di energia eolica, che oggi produce in Italia potrebbero essere oggetto di interventi di 'repowering' o 'reblading' aumentando la potenza generata senza consumare suolo.
Lo spiegano i due manager evidenziando i margini di efficientamento del sistema dopo il 2022 visto che il piano industriale del prossimo quadriennio prevede interventi di repowering di 153 MW e reblading di 64 dei 500 totali. "Aumenteremo la potenza istallata senza chiedere un solo centimetro quadrato in più di territorio - ha sottolineato Bettonte - per primi in Italia, ma stiamo studiando interventi in Germania e Francia".
Nei nuovi impianti eolici e in quelli rigenerati Erg attiverà "una manutenzione predittiva made in Italy attraverso sensori per allungarne la vita, - spiega Garrone - vogliamo gestire le turbine delle pale eoliche come quelle degli aerei". Le nuove pale oggetto di reblading termineranno proprio come le ali degli aerei per aumentare l'efficienza e la stabilità degli impianti.
Per trasformare in realtà il piano di repowering e reblading previsto in Italia nei prossimi giorni sarà inaugurato un nuovo centro di formazione Erg in Calabria.
IL COMMENTO
Dai dazi di Trump al voto per Genova, quando il mondo va alla rovescia
"Ti ricordi Bilancia?" 17 vittime scelte per odio e per caso