cronaca

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 Le ultime modifiche in commissione sono state apportate nella serata di ieri. Dopo un lungo travaglio il Decreto Genova è finalmente pronto a varcare le aule del Parlamento. oggi infatti il testo chiamato a regolare tutta la fase di abbattimento di quel che resta di Ponte Morandi e la ricostruzione del nuovo viadotto arriva alla Camera per la lettura. Oltre 600 gli emendamenti presentati dalle forze politiche. Il testo poi dovrà passare anche dal Senato. Una volta approvato in maniera identica dalle due aule parlamentari diverrà legge. 


Ma Genova ha fretta, così come il sindaco-commissario Marco Bucci. L'obiettivo più volte dichiarato è iniziare la fase di abbattimento prima di Natale così da avere un nuovo ponte sul Polcevera da inaugurare entro Natale del 2019. Un progetto ambizioso che necessità di rapidità di esecuzione dei lavori. La stessa velocità che chiede il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ieri ha detto: "Abbiamo un debito verso Genova e dobbiamo sostenerla e aiutarla a ricostruirsi rapidamente". Nel frattempo qualcosa cambia per quanto riguarda i ruoli all'interno del Comune di Genova con l'assessore al Bilancio Pietro Piciocchi divenuto ufficialmente uomo di connessione tra il Comune e la struttura commissariale alla ricostruzione. Una nomina fortemente voluta proprio da Bucci.


Intanto ieri il decreto ha visto le ultime modifiche in commissione prima di poter approdare alla Camera
: tra le principali l'introduzione delle norme antimafia, richieste a gran voce dall'Anac, maggiori finanziamenti destinati al porto così come l'aumento delle assunzioni possibili per quanto riguarda l'Autorità portuale dello scalo genovese. Infine più risorse anche per quanto riguarda la mobilità cittadina.
Ora l'iter per la conversione in legge può iniziare. Ma attorno al Decreto e alle misure contenute all'interno aleggia un'incognita. La bocciatura dell'Ue alla manovra presentata dal governo potrebbe incidere in modo pesante su cifre e coperture finanziarie destinate a Genova.