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A Montecitorio l'iter rallenta
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 Va avanti a oltranza la lettura e la votazione del Decreto Genova alla Camera. é bagarre in Aula tra maggioranza e opposizione. Per questo il voto a Montecitorio potrebbe slittare alla giornata di domani. 


Un'impasse che di fatto sta rallentando l'approvazione della misura chiamata a gestire l'emergenza Genova dopo il crollo di Ponte Morandi del 14 agosto scorso. Ma in tarda serata c'è stata un'accelereazione che potrebbe portare al via libero nel corso della nottata. La questione si è sbloccata solo in tarda serata dopo che il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Vito Crimi ha annunciato che il governo accoglierà gli ordini del giorno dell'opposizione al testo, si è cominciato a procedere spediti. 

- LA LITE

Dal Pd e da Leu arrivano critiche pesanti al contenuto del testo che si allarga non solo a Genova. "In quello che è nominato come un provvedimento per Genova sono stati nascosti un condono edilizio in una delle zone a più alto rischio sismico in Italia" spiega l'opposizione parlando del caso Ischia.

Ma la maggioranza replica piccata: "Il Governo ha presentato un provvedimento urgente per la città di Genova che contiene misure e risorse attese dai cittadini. La decisione del Pd di fare ostruzionismo è uno schiaffo alla città - spiega il ministro il ministro per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro -. Oltre due settimane di esame in Commissione e una settimana in Aula hanno garantito un dibattito ampio e approfondito, rinviare l'ok al dl significa fare mera speculazione politica. Apprezziamo l'atteggiamento responsabile delle altre opposizioni, noi siamo disposti a procedere ad oltranza".


Una maggioranza di governo pronta ad andare avanti con le discussioni e le votazioni anche nei giorni festivi come spiega il presidente della Commissione per le Politiche Ue della Camera, il ligure Sergio Battelli (M5s): "Siamo disposti a stare qui il 1° Novembre, il 2, il 3: andremo avanti finché sarà necessario per ridare dignità ai cittadini coinvolti". E in serata non sono mancati momenti di tensione. I commessi dell'Aula si sono posti in mezzo tra alcuni deputati di Fdi e altri del Pd che erano scesi dai banchi e si erano avventati reciprocamente.


- IL COMMENTO DEL GOVERNATORE TOTI

"Fare ostruzionismo su un decreto che aspettiamo da tempo e su cui è stato fatto un grande lavoro è intollerabile e irrispettoso delle sofferenze di questa terra". Così il governatore Giovanni Toti stasera via fb commenta quanto accaduto alla Camera sul Dl Genova. "Cari parlamentari del Pd, sono certo che ogni testo sia migliorabile e sono convinto che le opposizioni abbiano il diritto di contestare e contrastare le scelte del Governo. Ma anche la Liguria ha i suoi diritti. E in queste ore sta vivendo nuovi momenti difficili".


- L'ITER DEL DECRETO GENOVA

Una volta approvato dall'Aula di Montecitorio il testo del decreto passerà al Senato. Se da Palazzo Madama arriverà l'ok allo stesso identico testo, la misura passerà al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per la firma. A quel punto il decreto diventerà legge. Il governo ha già annunciato che se in senato dovessero essere presentati nuovi emendamenti verrà posta la fiducia. L'obiettivo è per tutti velocizzare i tempi.