
"Le farmacie - spiega Aurelia Buzzo, Filcams Cgil - sono un'azienda che fa profitto, il timore è che il Comune possa utilizzare questa operazione come testa d'ariete per privatizzare altre società o parti di esse". Le farmacie comunali genovesi sono 8, i dipendenti, quasi tutte donne, sono 43.
"Per loro si prospetta un contratto peggiorativo con clausole sociali che non le tutelano davvero - continua Buzzo - inoltre i direttori e gli amministrativi sono a rischio perché i loro ruoli potrebbero essere coperti da personale delle nuove aziende private".
La giunta Bucci vorrebbe mettere a punto e sottoporre al consiglio comunale la delibera sulla vendita nelle prossime settimane ma nel corso della commissione consiliare sul tema della scorsa settimana è emerso che anche molti esponenti della maggioranza sono contrari alla privatizzazione. I lavoratori delle farmacie proseguono con lo stato di agitazione.
IL COMMENTO
Genova e il Turismo, un rapporto complesso con i camerieri
Leonardo, Fincantieri e la guerra: l'etica non può essere solo italiana