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Una minestra riscaldata è sempre più indigesta. Il Genoa continua a perdere come l'anno scorso e Juric, stavolta rientrato a torneo in corso, ancora sotto processo e sul punto di saltare. Il ko col Napoli, peraltro va detto immeritato, è il terzo di fila e il tecnico croato in 5 partite ha raccolto appena due punti.


Calendario in salita per lui già qui ma nel campionato passato di punti ne aveva fatti solo 6 in 12 partite. Il presidente Preziosi lo mando via il 4 novembre dopo la sconfitta nel derby e chiamò Ballardini che tenne un passo da Europa. Il presente parla di un Balla cacciato dopo 4 vittorie e altrettante sconfitte con Juric rientrato contro il parere di tutti che però non ha dato nessuna svolta ed anzi arranca. Juric è pure sfortunato perché con questa squadra fare meglio di Ballardini era difficile e poi con Juve, Milan, Inter e Napoli l'impresa era ancora più ardua. Juric non ha battuto l'Udinese e quindi arriva al derby del 25 novembre, se ci arriva perché sono ore decisive per lui, in cui come l'anno scorso proprio la Sampdoria può segnare la sua carriera. Ramirez e Quagliarella gli diedero il colpo di grazia.


Preziosi ferocemente contestato dalla Nord con uno striscione violento sta pensando a Davide Nicola per la panchina e valuta se, appunto, concedere a Juric ancora la partita più sentita dai tifosi. Col Napoli la squadra rossoblù ha giocato bene e il tecnico ha solo sbagliato a mandare su un campo fradicio il leggerissimo Omeonga. Preziosi però è pronto ad un altro ribaltone con Ballardini sempre a libro paga ma definito un mese fa "scarso". Dunque Nicola in pole, ma se in 365 giorni il Genoa continua a deludere forse lo stesso presidente dovrebbe perlomeno fare autocritica. E in fondo il tecnico di prima almeno ogni tanto una partita la vinceva. Un altro ko, l'ennesimo in un derby sarebbe insopportabile.
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