Intanto è iniziato intorno alle 9.30 il presidio dei lavoratori del gruppo davanti alla prefettura di Genova. Una manifestazione con sciopero di quattro ore dal labvoro proprio per richiamare l'attenzione sul problema che sta vivendo l'azienda che ha sedi a Sestri Ponente e Villanova d'Albenga. La decisione è stata presa quando nonostante gli annunci dei giorni precedenti le mensilità del mese di novembre non erano ancora state versate. Il commissario aspettava il via libera del Tribunale di Savona, via libera che è arrivato solo questa mattina.
"Una situazione incredibile - sottolinea il segretario generale della Fim Cisl Alessandro Vella - sotto ogni punto di vista. Al momento sono stati sbloccati solo gli stipendi di novembre. Non abbiamo nessun tipo di prospettiva industriale davanti. Anche su questo non meno importante aspetto siamo ancora in attesa di essere convocati dal Ministro Di Maio che ci deve dire quale sarà il futuro della Piaggio".
"Il presidio va avanti per sollecitare il Prefetto a intervenire rapidamente sul Ministro Di Maio per una convocazione rapida, la presenza del Ministro è necessaria in quanto deve dare un obiettivo preciso sulla continuità produttiva Piaggio a partire dallo sblocco dei 766 milioni - spiega una nota della Uilm. E' necessario che il bando che sarà emesso successivamente, che sta nella prerogativa del Commissario e del Ministero, deve contemplare non la vendita a pezzi della società ma la sua unitarietà. Il modello deve essere quello Ilva conosciuto perfettamente dal Ministro".
IL COMMENTO
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