cronaca

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 Alle 11.36 i 43 rintocchi della campana tibetana rinnovano il ricordo delle vittime del crollo del ponte. È un ritrovo spontaneo di residenti e sfollati nella zona del ponte di ferro in via Fillak, 'un modo per non dimenticare' racconta la portavoce Giusy Moretti che assieme alla gran parte degli sfollati ha ceduto il suo appartamento alla struttura commissariale che procederà alla demolizione.

C'è un mazzo di fiori speciale con una pallina natalizia "perché sarà una Natale diverso, che non avremmo mai voluto vivere così" conclude sempre la Moretti.

Poi, dopo la distribuzione delle 43 rose bianche ci si sposta sul ponte 'delle ratelle'. Lì ad attendere il corteo spontaneo ci sono anche gli amici e i familiari di Marjus Djerri e Admir Bokrina i due giovani albanesi che, partiti da Genova Aeroporto con il loro furgone, quel 14 agosto dovevano raggiungere Rapallo per effettuare delle pulizie ma non ci sono mai arrivati.


Sul ponte oltre ai fiori sventola la bandiera nazionale con l'aquila nera a due teste. Un amico di Marjus alza lo sguardo: 'Era un ragazzo luminoso, non riusciamo ancora a farcene una ragione'.

Le 43 rose bianche finiscono nel Polcevera. Per qualche tempo la corrente le mantiene lì sotto il ponte prima di portarle verso il mare.
Il tempo scorre, il dolore resta.