![](https://www.primocanale.it/materialiarchivio/immagininews/20181220120421-bagnasco.jpg)
"La coesione - ha proseguito il porporato - "è il patrimonio, il dono più grande che una città possa desiderare per sè, perché qualunque problema una cittadinanza debba affrontare può farlo solo se coesa, pur nella diversità delle opinioni". Dopo la tragedia del Morandi, ha detto Bagnasco, "ho visto una coesione interna che non ricordavo in altri momenti della mia vita, come cittadino di Genova. Questa ricchezza che nasce da una tragedia che lacera l'anima di tutti noi spero e auguro che non venga mai meno".
Nei riguardi della ricostruzione del ponte, Bagnasco ha voluto sottolineare: "Abbiamo auspicato, sin dal primo momento che si faccia in tempi rapidissimi. E speriamo che così avvenga e naturalmente che sia sicuro".
"Anche il nome prestigioso di Renzo Piano, che è genovese, credo sia una cosa che debba fare piacere a Genova stessa" ha aggiunto. "Avevo auspicato che il ponte fosse il più possibile siglato come Genova, perché possibilità, eccellenze e capacità ci sono. Mi pare stia accadendo"
"Il pensiero alle vittime di questa sciagura? È continuo, prego per le loro anime. La vicinanza della Chiesa è grande" ha poi aggiunto il cardinale. "Sono convinto - ha concluso - che con la partecipazione di tutti tutto questo possa essere alleviato".
IL COMMENTO
Torna “Ti ricordi?”, quando la memoria racconta la storia recente di Genova
Cassinelli alla Suprema Corte, onore anche per Genova liberale