"Sanremo è una vetrina importantissima per la Liguria. Per un periodo la Regione non è stata al Festival. Da quando governiamo abbiamo deciso di tornarci perchè è insensato non esserci. E' un palco connaturato con la Liguria. Esserci è servito. Abbiamo fatto capire al paese che a Genova abbiamo vissuto una giornata storica. Quella trave calata è un pezzo del passato doloroso, ma un pezzo del futuro migliore. Poi il palco del Festival ricorda momenti positivi e cose importanti. Lo abbiamo utilizzato anche per dire che siamo qui per non mollare". Così Giovanni Toti, presidente della Regione, in una intervista a Primocanale realizzata nella nuova sede di Sanremo, durante l'ultima giornata del Festival.
Che effetto le fa vedere le immagini dei lavori del ponte
Il ricordo c'è sempre. Le 43 vittime vanno sempre ricordate. Un paese moderno non può permettersi di veder 43 persone morire su un ponte di una propria autostrada. Credo che ci si sia resi conto di una Liguria che vuole andare avanti. E poi ci siamo resi conto di quanto siano complicati questi lavori. I tecnici hanno fatto un lavoro straordinario. Lo si è visto da subito. Evitiamo di fare tutti quanti gli ingegneri strutturisti. Un vizio italiano è quello di fare tutti gli ingegneri, così come i tecnici della nazionale o i direttori artistici del Festival, a seconda di cosa accade nel paese. Questa è una cosa molto seria. Ed è stata una cosa molto dolorosa. Sarà un lavoro lungo. Abbiamo preso impegni e li abbiamo sempre rispettati, come sapete e come avete sempre documentato. Abbiamo dato le case nei tempi previsti, abbiamo lavorato alla viabilità alternativa, stiamo lavorando ai risarcimenti. Ora lavoriamo sui tempi. Abbiamo tutti in mente la primavera del 2020. Mi auguro che al prossimo festival di Sanremo il prossimo anno possiamo vedere le auto che circolano su quel ponte.
Le istituzioni locali e nazionali si giocano la credibilità sui tempi di ricostruzione?
Certamente. Abbiamo discusso a lungo anche sul Decreto Genova e su quell'articolo uno che prevedeva l'estromissione di Autostrade e quindi una procedura di commissariamento che si sta svolgendo anche grazie al commissario Bucci e alla sua tenacia, in modo egregio. Detto ciò i tempi sono questi. Ricordiamoci che sono lavori molto complicati, come quelli della Concordia di qualche anno fa, non stiamo attaccati al minuto. C'è il meglio dell'imprenditoria italiana che si è preso l'impegno di portare a termine il lavoro in un anno. Credo che tutti quanti, avendoci messo la faccia, lavoreranno per questo obiettivo.
E senza dimenticare che a parallelamente alla ricostruzione i cittadini aspettano anche la verità sui colpevoli della tragedia
Inutile dire che la giustizia italiana molto spesso delude per tempi e non per serietà e professionalità dei nostri magistrati. Quello che io ho chiesto dall'inizio criticando anche taluni esponenti del governo per i toni usati è questo: non confondiamo i ruoli. I politici devono fare i politici per mettere le persone nelle condizioni di tornare a vivere normalmente. Ai magistrati spetta il compito di indagare, trovare e punire i responsabili secondo la legge e i principi di giustizia e non di vendetta, come deve avvenire in un paese civile. Il governo come le istituzioni locali hanno il compito di ricostruire quel ponte, La procura della Repubblica, che ringrazio per la collaborazione e per non aver rallentato i lavori, deve individuare i responsabili, ma non bisogna mai mischiare i due campi.
Ha citato il governo. Negli ultimi tempi si sono un po' i toni tra enti locali e nazionali, c'è un tentativo di evitare ulteriori polemiche?
Se posso evito sempre le polemiche. I liguri mi hanno dato un mandato per governare questa regione e farlo al meglio. Ci sono state polemiche quando ci sono state dichiarazioni strumentali e un po' velleitarie, che potevano mettere a rischio i lavori di ricostruzione. Ho un ottimo rapporto con il Presidente Conte a cui riconosco una vicinanza a Genova importante. Riconosco che sono stati stanziati i fondi. Con il sottosegretario Rixi c'è una lunga amicizia ancor prima di una alleanza politica e collaboriamo da anni gomito a gomito. Quando talvolta il movimento 5 stelle ha ritenuto di mettere l'accento su alcune cose che potevano sviare dal primo compito che è quello di riportare a Genova e alla Liguria il ponte e una vita normale, ho alzato la voce perché non credo che nessuno possa speculare sulla nostra pelle. Questo non lo consentirò mai.
Insomma il rapporto con Conte decisamente migliore rispetto a quello che ha con Toninelli?
A Conte riconosco al generosità di essere venuto diverse volte, come peraltro ha fatto anche Mattarella in questi ultimi mesi. Talvolta Toninelli, a cui riconosco la buona fede, tende a interpretare il mandato da Ministro come quello dell'investigatore giustiziere degli italiani più che fare il ministro delle infrastrutture.
Torniamo a Sanremo, le piace questo Festival?
Il festival sta andando molto bene. Ho trovato persone arrivate da Padova e Reggio Calabria che mi hanno chiesto una foto ricordo. E' un segnale della platea che c'è. Ieri sera nel momento in cui abbiamo ricordato il Morandi avevamo dieci milioni di persone che ci guardavano.
Dispiaciuto per la mancata esibizione di Luca e Paolo legata al ponte?
Credo che Baglioni abbia fatto bene il suo lavoro da direttore artistico. Nulla è stato dimenticato. Le vittime hanno avuto l'omaggio doveroso. La Liguria è stata ricordata e rappresentata con una serie di iniziative anche collaterali rispetto al Festival. C'è stata una mobilitazione importante. Noi l'abbiamo voluta fortemente da tre anni. Sono contento anche che Primocanale sia qua a raccontare anche agli altri liguri quello che sta accadendo a Sanremo.
Sul palco dell'Ariston abbiamo visto un Toti molto disinvolto, forse più di Baglioni...
Beh, abbiamo una fisicità diversa. Forse lui è meno abituato a parlare. Ma di sicuro io non sarò mai in grado di cantare "E tu" come fa lui. Ho grande stima dei tre conduttori. Un bel festival, forse qualche polemica in più ci poteva stare. Hanno teso a cloroformizzare un po' tutto. Ma è stato un festival bello e pulito.
A proposito di Sanremo. Qui ci saranno le elezioni amministrative. Il centro destra ha scelto un candidato discusso. Una scelta voluta a livello locale? E' vero?
E' giusto che sia così. In questi anni abbiamo una amministrazione regionale molto stabile e presente sul territorio. Però è giusto che i territori scelgano. Quando accade il contrario si rischia più di sbagliare. Qui a Sanremo i partiti hanno scelto Tommasini, uomo di impresa con esperienza consolidata.
E dopo il Festival è pronto il suo progetto nel centro destra, ma alternativo a Forza Italia?
Io sto solo cercando di allargare questo centro destra. Trovo insensato che tanti facciano finta di non rendersi conto che abbiamo perso dieci milioni di elettori circa. Questo centro destra ha una lega molto forte e muscolare mentre Forza Italia, le aree cattoliche e moderate soffrono e hanno bisogno di ritrovare il loro baricentro. Qui in Liguria abbiamo una serie di liste civiche che hanno ottenuto straordinari risultati alle amministrative. Cerchiamo di metterle insieme per dare una casa a chi non si riconosce più nei partiti tradizionali, ma vuole dare fiducia a noi e a questo centro destra.
cronaca
Ponte, Toti: "Al Festival abbiamo fatto capire che Genova non vuole mollare"
Toti: "Sanremo una vetrina importantissima per la Liguria"
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