cronaca

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Un incontro urgente a Comune e Regione affinché sia integrata la quota del 'premio di risultato' per i lavoratori di Ilva in amministrazione controllata (289 a Genova). È una delle richieste emerse alla riunione tenuta questa mattina in Confindustria tra i rappresentanti dei sindacati e l'azienda. Al centro della discussione i ritardi nell'erogazione dei pagamenti da parte di Inps, dopo che Ilva si era dichiarata incampiente, ma anche il rischio di perdere l'integrazione dovuta al premi, che dovrà essere integrata con i lavori di pubblica utilità, e il problema delle tre buste paga che arrivano ai dipendenti, con le problematiche che comporta.

"Su questo abbiamo scoperto un colpevole, che è il governo - spiega Bruno Manganaro, Fiom Cgil Genova - perché i dirigenti di Ilva ci hanno detto che non possono derogare da questa normativa anche se stanno facendo pressione sul governo. Solo una deroga poteva permettere di continuare ad avere una busta unica, ma non c'è stata".

Il problema è che i lavoratori si vedono pagata la cassa integrazione ufficiale da parte di Inps, il resto dello stipendio, invece, viene pagato da Ilva mentre le quote dei lavori di pubblica utilità, a cui aderisce la maggioranza dei lavoratori, sono erogati da Società per Cornigliano.

Per quello che riguarda lo slittamento dei pagamenti, invece, si è arrivati a una soluzione. "Ilva ha assicurato che darà, il primo di ogni mese - sottolinea Alessandro Vella, Fim Cisl - i dati delle persone in cassa integrazione e quelli di chi ha fatto i lavori di pubblica utilità in modo che i lavoratori possano percepire lo stipendio a scadenza".