cronaca

Con i documenti italiani riusciva a stipulare contratti d'affitto, a intestarsi veicoli e persino a aprire una ditta di ponteggi
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Per sette anni è riuscito a vivere sotto falsa identità e a sfuggire a una condanna a otto anni nel suo Paese d'origine, la Moldavia.

I carabinieri della sezione di polizia giudiziaria del tribunale di Genova lo hanno però scoperto e arrestato. L'uomo, Mihail Grosu, 43 anni, si spacciava per cittadino romeno grazie a documenti perfettamente contraffatti, riuscendo a ottenere la residenza a Genova e il rilascio della carta di identità.

Con i documenti italiani autentici riusciva a stipulare contratti d'affitto, a intestarsi veicoli e persino a aprire una ditta di ponteggi. Nel maggio 2017 una pattuglia della polizia aveva controllato l'uomo, che si trovava a bordo di una macchina con un connazionale, e era stato trovato in possesso di falsi documenti bulgari.

Dalle indagini è emerso che Grosu e una sua complice avrebbero falsificato almeno 11 documenti di identità italiani, romeni, slovacchi e ungheresi usati presso uffici dell'Agenzia delle Entrate delle province di Genova, Savona e Alessandria, per ottenere il rilascio di certificazioni di attribuzione dei codici fiscali.

I codici servivano, insieme agli altri documenti falsi, per potere attivare conti correnti e carte di credito presso banche e uffici postali, sui quali far arrivare i bonifici di ignare vittime, raggirate con transazioni fraudolente transnazionali, attraverso siti di e-commerce. di tutto il mondo.