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 “Come va?”, gioca anche lo stesso Mahmood con il ritornello di “Soldi”, salutando così i suoi fan (molti meno rispetto alle tappe precedenti) accorsi alla Feltrinelli di Genova. Sorride e abbraccia tutti, anche se, come molti artisti, non parla con i giornalisti, forse per evitare le solite domande scomode. “La politica non dovrebbe c’entrare con la musica”, commenta uno dei suoi fan più affezionati che lo ascolta da cinque anni. Scelta comprensibile rispetto a tanti altri, come Marco Mengoni che ha fatto tappa a Genova giusto un mese fa, dato che troppo spesso ha dovuto chiarire di essere “italiano al 100%”.

Del resto, al centro per lui c’è solo il suo nuovo album, “Gioventù bruciata”, che nell’ultima settimana è si è piazzato nella top 10 degli album più venduti in Italia. Ma è “Soldi” la canzone record: “Disco di platino, è il singolo più passato nelle radio d’Italia e il più venduto”. Anche a livello internazionale ha riscosso un grande successo e rimane saldo al primo posto anche su Spotify Italia.

Non erano tantissimi i fan in coda, soprattutto a confronto con i precedenti vincitori del Festival, forse complice anche l'orario anticipato per consentirgli di raggiungere Sanremo dato che stasera sarà ospite dell'edizione "Young". Ma per i presenti è stata una grande emozione di incontrarlo. C’è chi lo aspettava dalle 10.30. Solo per stringergli la mano, augurargli buona fortuna, cercare di restituirgli un po’ dell’emozione provata ascoltando le sue canzoni. “Il sound è pazzesco e funziona molto, ma se ci si sofferma sulle parole il significato è molto profondo”, ha spiegato Alessia, che lo ha scoperto proprio grazie al Festival. Tanti i giovanissimi presenti, ma non solo, anche qualche over 50 ha fatto la fila per l'autografo, a testimoniare come Alessandro Mahmoud abbia conquistato un vasto pubblico. Del resto, o lo si ama o lo si odia, ma ha tutti i numeri per tenere alto l'orgoglio italiano all'Eurovision.