
Secondo il procuratore capo Cozzi e il pm Dotto, che avevano impugnato l'assoluzione di primo grado, Paita (difesa dall'avvocato Andrea Corradino) "sapeva delle carenze dell'apparato amministrativo più volte prospettate dalla dirigente Gabriella Minervini (difesa dall'avvocato Silvia Morini)". A fronte "della consapevolezza delle carenze dell'apparato amministrativo" e "del quadro meteo allarmante già dal giorno precedente, l'ex assessore avrebbe dovuto prendere in mano le redini" e "intervenire perché rientra tra gli obblighi del ruolo di garanzia del politico".
Se si fossero attivati, secondo la procura, tutti gli organismi e organi previsti dalla legge "ci sarebbe stato un allertamento della popolazione che avrebbe potuto attutire i danni". Il processo a Minervini proseguirà il quattro aprile con la discussione per la Regione Liguria (avvocati Alessandro Vaccaro e Nicola Scodnik) e le parti civili.
IL COMMENTO
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