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Quella di domenica sarà una lunga serata per la storia recente del Genoa. L’ultima retrocessione fu proprio, ironia della sorte, nel capoluogo toscano nel '95 ma non contro i viola ,ma nello spareggio drammatico finito ai rigori col Padova dopo i 120’ terminati 1-1. Inutile il gol di Skuhravy e le parate strepitose di Spagnulo, inutile il tifo incessante sotto al diluvio di ventimila tifosi rossoblu’ accorsi al Franchi per stare vicino al Genoa di Maselli.


Da quel momento il buio. Anni di serie B, lunghi e tristi per colpa della fatal Ravenna, il cambio di società da Spinelli a Scerni e poi l’arrivo di Dalla Costa. Ecco, se ci si volta indietro augurarsi la retrocessione mette i brividi. Ripartire, infatti, anche con l’arrivo di Enrico Preziosi che ha riacceso entusiasmi e speranze è stato durissimo: la serie C, il ripescaggio, la promozione, il caso Venezia, la serie C, lo spareggio da infarto con la Salernitana e poi col Monza. L’arrivo di Gasperini e il volo.


La serie A riconquistata con le unghie e con i denti e poi il boom, gli anni bellissimi che la coppia Preziosi-Gasp ha regalato al mondo rossoblu’
. La Champions sfiorata (col Var 6 gol validi annullati per fuorigioco inesistente a Milito oggi avrebbero permesso ai rossoblu’ di arrivare quarti), ma ci ando’ la Fiorentina proprio di Prandelli che ora siede sulla panchina del vecchio balordo. Altri campionati sofferti, il lampo con l’Europa conquistata e subito persa per la mancanza della licenza Uefa. Lì molto si è rotto. Si chiama fiducia. Preziosi che fin a quel punto aveva fatto non bene, ma benissimo ha tradito un sentimento. Eppure, tra mugugni e contestazioni, ecco ripartire il Genoa che pero’ ha avuto titoli solo per cessioni e plusvalenze.

L’ultima frontiera si chiama serie A, Preziosi, l’inaffondabile, si è arroccato, pur comprensibilmente su quell'obiettivo sventolandolo con orgoglio per i 12 anni nella massima categoria. Ora a rischio. In questi 90’ così crudi, da cuori forti, passeranno tante istantanee. Impossibile augurarsi il peggio. Il Genoa deve resistere e lo fara’, poi i processi perchè senza consenso non si puo’ governare.