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Il nodo della questione riguarda l'allontanamento dalla proprie abitazioni di centinaia e centinaia di persone che dovranno trovare ospitalità nei diversi hotel della città e delle altre località della regione. Il piano è da tempo allo studio nel dettaglio e presto verrà comunicato. Il commissario Bucci è infatti rientrato dagli Stati Uniti. Sull'utilizzo delle micro-cariche ormai ci sono pochi dubbi. Il commissario alla ricostruzione Bucci ha spiegato che "resta da decidere solo se fare una o due esplosioni". Prima però dovrà essere portato a terra il tampone che si trova tra le pile 10 e 11 (quelle che dovrebbero essere demolite con l'esplosivo). In mattinata nella zona dei Camaldoli verranno effettuate una serie di prove utili a gestire al meglio il getto d'acqua al momento dell'esplosione. Acqua che avrà il compito di attutire il polverone che verrà sollevato.
I lavori nel cantiere vanno avanti. Nella porzione di ponte sopra corso Perrone, i tecnici delle ditte incaricate alla demolizione sono impegnati nel sezionamento e calo a terra della trave gerber, l'ultima rimasta sul lato Ovest. Nel frattempo il Mise ha accolto la richiesta, avanzata dalla Regione Liguria e dalla Camera di Commercio di Genova, di prorogare i termini per la presentazione delle istanze di accesso alle agevolazioni da parte delle imprese e dei lavoratori autonomi localizzati nella Zona Franca Urbana istituita nel territorio della Città metropolitana di Genova a seguito del crollo del Ponte Morandi.
IL COMMENTO
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