Nel mirino della procura però ci sarebbero altre due persone che non è escluso possano presentarsi in procura nelle prossime ore come hanno fatto i colleghi.
I quattro agenti hanno ricostruito tutto il pomeriggio, spiegando anche i loro compiti. Inoltre hanno riportato di quanto subito da una parte dei manifestanti che hanno scagliato contro la polizia grosse pietre, bottiglie e biglie di ferro.
I fatti risalgono alla settimana scorsa quando in seguito al comizio di Casapound e la contromanifestazione degli antagonisti la polizia aveva schierato oltre 300 agenti a sicurezza dell'area tra piazza Marsala e piazza Corvetto a Genova. Nel pomeriggio la tensione è salita notevolmente tanto che gli agenti oltre a lanciare lacrimogeni per far disperdere i manifestanti hanno anche fatto una carica di allegerimento. Nel corso degli scontri il giornalista di Repubblica Stefano Origone, sul posto per documentare la situazione, è stato colpito più volte, anche una volta a terra, da alcuni poliziotti restando ferito a una mano.
- IL COMMENTO DEL PRCORATORE DI GENOVA COZZI:
"Come procuratore non posso che compiacermi per la collaborazione della polizia che dà la misura di un senso istituzionale di elevato profilo. A differenza di quanto profetizzato da alcuni c'è stata un'ampia collaborazione dei dirigenti della Polizia nel consentire di arrivare a far chiarezza" ha commentato il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi sull'indagine sugli scontri tra antifascisti e polizia.
Dopo la presentazione spontanea di agenti e funzionari di polizia in procura per raccontare quanto accaduto negli scontri di Genova tra antifascisti e polizia, il procuratore capo di Genova Antonio Cozzi auspica che "anche tra i manifestanti che si sono resi protagonisti di comportamenti violenti vi sia un comportamento analogo e vogliano venire a spiegare i motivi delle loro condotte".
IL COMMENTO
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