cronaca

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"Abbiamo l'approvazione della commissione e quindi di tutti gli enti come Arpal a Asl. C'è la luce verde, manca solo l'esplosivo speciale e il detonatore. Da programna dovrebbe arrivare il 25 e così il 28 giugno procederemo con l'esplosivo, ma speriamo i poter anticpiare al 27" così il sindaco-commissario Marco Bucci nel corso dell'assemblea pubblica nel chiostro di San Bartolomeo di Certosa. Un'assemblea molto partecipata e non priva di qualche polemica nei confronti della struttura commissariale. Il sindaco al suo arrivo accolto comunque da un applauso.


Il sindaco-commissario poi ha spiegato: "Vogliamo anticipare il più possibile i tempi perchè ogni giorni di ritardo è un giorno di ritardo di riapertura delle strade e dei disagi per residenti e commercianti".
L'incontro si è reso necessario proprio per poter informare la cittadinanza sulle modalità di evacuazione previsto per il giorno dell'utilizzo dell'esplosivo per demolire le pile 10 e 11 del lato di levante del camtiere di ponte Morandi.

Il consulente della struttura commissariale Luciano Grasso ha spuegato le attività svolte fino a questo momento. Poi è stato il delegato alla protezione civile del Comune di Genova Sergio Gambino ad elencare le diverse misure ad hoc adottate per quella giornata (LEGGI QUI). Saranno 3170 i residenti che abbandoneranno la propria abitazione nel giorno della demolizione (L'ELENCO DEI PALAZZI). Poi è stata la volta del colonnello Gianfranco Francescon, dell'esercito italiano che ha spiegato le modalità in cui le due pile verranno demolite.


Massimo D'Angelo (centro amianto del Piemonte) ha spiegato: "Dopo tutte le analisi effettuate abbiamo valutato estremamente basso il rischio senza considerare le opere di mitigazione perchè il numero di fibre di amianto è trascurabile. E' vero, il roschio zero non esiste, però esiste un rischio trascurabile ed estremamente basso a cui si aggiungono le misure di mitigazione studiate. Quella della mitigazione è un'operazione straordinaria. E' stata undividuata la quanstità di acqua che risulta necessaria ad abbattere il rischio di diffusione di polveri".




Poi prende la parola il sindaco-commissario: "Due cose: la prima è che io ho la responabilità della salute della città e non farò nulla senza che non sia garantita la salute. In secondo luogo dobbiamo fare in modo che la città abbia il suo ponte, il ponte va fatto, va fatto in fretta, ogni giorno che ritardiamo sono quatttro-cinque giorni di ricaduta per tutti quelli che lavorano. La demolizione con macchina è quattro volte più rischiosa rispetto all'utilizzo dell'esplosivo. La decisione dell esplosivo è giusta. Ora dobbiamo fare un'esplosione che sia meno rischiosa possibile. Questa manovra è difficile, costosa e richiede la collaborazione di tutti. Sono qui a chiedervi di collaborare per aiutare Genova. La responsabilità è mia e in galera semmai ci vado io" dice Bucci per sdrammatizzare. Poi inizia l'assemblea con le domande dei cittadini dove non sono mancati momenti di tensione. "C'è gente che mi mette i bastoni tra le ruote e questo ponte non vuole farlo" risponde il sindaco Commissario.