Esordì nelle vesti di giocatore-allenatore in seconda categoria nella squadra dell’Ortonovese, poi passò alle giovanili della Fiorentina. Quindi allenò la Massese in C1 nella stagione 1995/96 per passare poi all’Udinese nel 2003, grazie all’amicizia personale che lo lega a Luciano Spalletti, allora tecnico dei friulani. Sempre insieme con Spalletti, arrivò a Roma, con l’incarico di vice allenatore, salvo una breve parentesi da primo.
In seguito ha continuato a far parte dello staff tecnico della prima squadra giallorossa anche sotto la guida di Vincenzo Montella, quindi di Luis Enrique e infine di Zdenek Zeman. Tra il 2017 e il 2019 ha guidato l’Empoli, portandolo in serie A subentrando a Vivarini e poi retrocedendo al termine dell’ultimo campionato, dove per una certa parte della stagione era stato sostituito da Iachini.
I sistemi di gioco prediletti da Andreazzoli sono il 4-3-1-2 e il 4-2-3-1 ma all’occorrenza non disdegna il 3-5-2. Il nuovo allenatore del Genoa, con cui ha firmato un accordo biennale, sa instaurare buoni rapporti con i calciatori. In particolare, ha fatto il giro del mondo il suggerimento dato a Taddei di ripetere in Coppa Campioni in Grecia quella finta spettacolare che è finita su internet e che il giocatore romano gli ha dedicato: la cosiddetta “Finta Andreazzoli”.
A Genova, sulla sponda blucerchiata, troverà Eusebio Di Francesco, con il quale coltiva da anni un rapporto di amicizia. “Con Aurelio ci scambiavamo consigli a calcio-tennis insieme con Bruno Conti e Luciano Spalletti”, ha rivelato di recente il nuovo allenatore della Sampdoria.
IL COMMENTO
Blazquez, basta mezze parole: è il momento di dire tutta la verità
Ddl vittime incuria, speriamo la norma non venga usata mai più