La missiva sottolinea che il trasporto scolastico è un servizio pubblico, riconosciuto nell’ambito del diritto allo studio, costituzionalmente garantito, rivolto alle famiglie a sostegno della fruizione dell’istruzione di base e il cui esercizio da parte dei comuni, non dovrebbe essere subordinato a regole così rigide.
Da qui l’invito ai due Ministeri a individuare, prima dell’avvio del prossimo anno scolastico, una idonea soluzione attraverso un intervento normativo oppure una circolare esplicativa che definisca, nell’ambito dell’autonomia dell’amministrazione e nel rispetto degli equilibri di bilancio, le modalità per assicurare alle famiglie un servizio fondamentale.
Il tema era già stato affrontato a livello ligure, qualche ora fa, dal presidente dell'Unione dei Comuni di Vallescrivia e sindaco di Vobbia, Simone Franceschi, con un intervento indirizzato ai vertici governativi, regionali e metropolitani. Scrive il primo cittadino: “Sono a richiederVi un opportuno intervento, per modificare la norma vigente e permettere così alle Amministrazioni locali di integrare come ritengono giusto le tariffe dello scuolabus, o anche di regalarlo alle famiglie quando ritenessero che questo servizio generi coesione e futuro stesso delle comunità. Si tratta di garantire autonomia decisionale ai Comuni, rispettando le loro volontà e anche l'organizzazione dei servizi pubblici sui territori. Una modifica dell'articolo 5 del Dlgs 63/2017 è dunque urgente, entro il 1° settembre 2019, per evitare qualsiasi fraintendimento normativo e confusione organizzativa".
IL COMMENTO
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