porti e logistica

Il ministro sospende l'opera per arrivare alla revoca della concessione ad Autostrade
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L'iter autorizzativo per la Gronda di Genova, che deve essere realizzata da Autostrade per l'Italia, "è sospeso perchè è in corso di avanzamento il procedimento amministrativo che potrebbe portare alla revoca della concessione" ad Autostrada. Così il ministro delle Infrastrutture e trasporti Danilo Toninelli a margine di un evento.

Dopo la tragedia di ponte Morandi, che lo scorso 14 agosto ha causato la morte di 43 persone, il governo nella sua componente pentastellata ha subito annunciato di voler revocare la concessione ad Autostrade per l'Italia.     

Non si è fatta attendere la replica del governatore della Liguria Giovanni Toti: "Lo stop ad un'opera che la Liguria aspetta da decenni, dettato solo da becera propaganda, bloccherà lo sviluppo della nostra regione e di tutto il Paese - ha detto Toti -. La Gronda è una delle opere di cui l'Italia non può fare assolutamente a meno. E questa è una scelta scellerata a cui noi ci opponiamo fin da adesso. I pentastellati, che dicono tanto di lavorare per Genova dopo il crollo del Morandi, la condannano all'isolamento. Bisogna guardare al futuro, mentre con questa politica del no a tutto si sta tornando al Medioevo. Se non vogliono la Gronda lo dicano e se ne assumano la responsabilità: ne dovranno rispondere".

Toti non fa sconti neanche ai Dem: "Anche il Pd, che oggi è in prima linea nell'attaccare i Cinque stelle, ha enormi responsabilità: nei 20 anni in cui ha amministrato in Liguria non ha mai fatto nulla per realizzare quest'opera, solo dibattiti e parole".





 
Luca Maestripieri, segretario genera Cisl Liguria entra sul tema: "L’ennesima decisione schizofrenica del ministro Toninelli congela 10mila posti di lavoro. Aspi va bene per far volare in sicurezza gli aerei di Alitalia, ma non per far partire un'opera che il ministro tiene congelata da mesi nonostante sia pronta a partire domani".