
Il vero rinnovamento proposto dal governatore della Liguria stava in una sola parola: primarie. Cioè il tentativo di far emergere davvero una nuova e moderna classe dirigente moderata che da destra fosse in grado di tracciare una strategia al passo con lo sconvogimento dei tempi politici che stiamo vivendo. Di fronte allo scisma di Toti bisogna vedere chi lo seguirà. I sondaggi sono molto incerti. La presa di posizione contro l’establishment berlusconiano di Mara Carfagna è un segnale.
Tacciono i liguri che brillano per scarso coraggio. Con chi stanno? Seguono il presidente della Liguria o zitti zitti rimangono con la vecchia guardia contando meno del nulla? Le elezioni regionali sono domani, ma i liguri di Forza Italia rifuggono le interviste. La loro parola d’ordine è: silentium che può andare bene in un convento benedettino.
Sarà interessante osservare come si muoverà la Lega. Resterà con Forza Italia o sceglierà il probabile movimento di Toti? Visto il solidissimo feeling tra Rixi e Salvini con Toti è probabile che il futuro veda sempre di più un asse Lega-Fratelli d’Italia-Totiani sufficienti stando ai sondaggi a far tutto da soli. Con buona pace dell’Altra Italia del Cavaliere. Altra? Ma quale?
IL COMMENTO
Dai dazi di Trump al voto per Genova, quando il mondo va alla rovescia
"Ti ricordi Bilancia?" 17 vittime scelte per odio e per caso